analisi-grammaticale
Aggettivo
1. caratteri generali
cosa è un aggettivo
L'AGGETTIVO è quella parte del discorso che si usa per descrivere le proprietà dei sostantivi, ovvero le proprietà delle cose o delle persone. Quindi, un Aggettivo non indica una cosa, ma piuttosto si riferisce a qualche cosa, della quale ci descrive una caratteristica.
PAROLA | COSA DESCRIVE | E' UN AGGETTIVO ? |
---|---|---|
cane | ANIMALE | NO |
amico | PERSONA | NO |
scrittura | ATTO | NO |
scrivere | AZIONE | NO |
sopra | RELAZIONE | NO |
alto | PROPRIETA' | SI' |
velocemente | MODO | NO |
prima | TEMPO | NO |
genere e numero degli aggettivi
Anche per gli Aggettivi vi sono il genere e il NUMERO, ma a differenza dei Sostantivi, gli Aggettivi non hanno un proprio Genere o Numero, ma prendono Genere e Numero del termine a cui si riferiscono. A questo scopo l'Aggettivo si coniuga opportunamente, cambiando la terminazione, e abbiamo quindi un genere maschile ed un genere femminile, un numero singolare ed un numero plurale:
- maschile: un bel ragazzo
- femminile: una bella ragazza
Anche per gli Aggettivi il GENERE può essere, oltre che maschile e femminile, anche promiscuo. Un Aggettivo promiscuo si usa sempre uguale sia nella forma femminile che nella forma maschile; è questo il caso degli aggettivi che terminano in -e:
- promiscuo: una ragazza intelligente
- e anche: un ragazzo intelligente
come si riconosce un aggettivo
Cominciamo notando che gli Aggettivi sono una parte variable del discorso, perché si adattano alle parole cui si riferiscono: una bella ragazza, molte belle ragazze. Questo è un indizio importante: se una parola la potete mettere al maschile e al femminile, al singolare e al plurale, si tratta sicuramente di un Aggettivo o di un Sostantivo!
Gli Aggettivi sono quasi sempre vicino ai Sostantivi, perchè servono per definirli meglio specificandone le caratteristiche.
Senza sostantivo, gli Aggettivi si trovano anche vicino ai verbi essere, diventare, sembrare (questi verbi si chiamano copulativi), perchè in questo caso gli Aggettivi indicano la caratteristica che è posseduta o che viene acquisita dal soggetto.
Quindi, in conclusione, non possono stare da soli nel discorso, perché devono sempre riferirsi a qualcosa o a qualcuno: o a un Sostantivo, o al soggetto di un verbo copulativo, che potrebbe non essere espresso: come sei bella!, soggetto sottinteso tu.
2. Distinguere tra Sostantivi e Aggettivi
E' possibile che a prima vista qualche volta ci sia un po' di confusione tra Aggettivi e Sostantivi: molte parole infatti possono essere sia Aggettivi che Sostantivi. Come li riconosciamo? In realtà è semplice: quando la parola viene usata da sola, o con altre parole che sono sicuramente degli aggettivi, allora abbiamo un sostantivo, se è da sola e viene dopo un articolo, allora è un sostantivo.
Ecco due esempi:
PAROLA | COSA DESCRIVE | ESEMPI |
---|---|---|
italiano | PERSONA | sono andato a cena con un italiano |
QUALITA' | abbiamo bevuto un vino italiano | |
amico | PERSONA | ieri ho incontrato una cara amica |
QUALITA' | ieri ho incontrato una persona amica |
Prendiamo il caso della parola amico: in questi tre esempi è certamente un Sostantivo:
- ho incontrato un amico (SOSTANTIVO): la parola amico è usata da sola ed è preceduta da un articolo
- ho incontrato un mio (AGGETTIVO) amico (SOSTANTIVO): mio è un aggettivo (possessivo)
- ieri ho incontrato il mio (AGGETTIVO) migliore (AGGETTIVO) amico (SOSTANTIVO): sia mio che migliore sono aggettivi, rispettivamente possessivo e comparativo
Se invece usiamo la parola amico per specificare le caratteristiche di una altra parola, abbiamo allora un Aggettivo. Quindi per esempio abbiamo:
- finalmente ho incontrato una persona (SOSTANTIVO) amica (AGGETTIVO)
3. Esercizi su gli Aggettivi
Si può riconoscere facilmente se una parola è un Aggettivo domandandosi se quella parola si usa per specificare meglio qualche cosa, indicandone per esempio una proprietà o una caratteristica. Se qualcosa non ti è del tutto chiaro e vuoi rivedere i concetti principali più in profondità prima di fare questo esercizio di grammatica, puoi tornare a guardare gli altri paragrafi di questa lezione di grammatica sugli Aggettivi.
Nell'elenco di dieci parole che segue, solo cinque sono Aggettivi. Riconoscili per verificare come te la cavi con la grammatica italiana.
4. il Tipo
La principale proprietà degli Aggettivi indica l'uso che si fa dell'Aggettivo. La prima possibilità è di usare un Aggettivo per indicare delle proprietà che servono per meglio descrivere qualche cosa. Questi Aggettivi sono detti Qualificativi:
- ho letto un bel libro
- ho conosciuto una ragazza intelligente
- ho rivisto un caro amico
Un secondo uso dell'Aggettivo è quando lo usiamo per determinare di quale Sostantivo si tratta, idealmente confondibile con altri simili. Questi Aggettivi si chiamano Determinativi:
- passami il mio quaderno (non il tuo)
- siederò sul terzo scalino (non il primo né il secondo)
- prenderò il prossimo aereo (non quello che parte adesso)
Gli Aggettivi Determinativi si dividono a loro volta in
- Dimostrativi come questo
- Indefiniti come qualche
- Possessivi, come mio, tuo, suo etc.
- Numerali Ordinali, come primo, secondo, terzo, ultimo etc.
- Interrogativi come quale etc. per esempio in frasi come dimmi quale film preferisci
- Esclamativi come che e cosa quando li usiamo in frasi come ma che cosa dici!
Infine, anche se a qualcuno sembrerà strano, sono Aggettivi anche i Numeri, e si chiamano Aggettivi Numerali Cardinali. Questa è una cosa un po' strana, ed un Matematico forse preferirebbe che i Numeri fossero Sostantivi, magari astratti ma Sostantivi. Invece no, per i Grammatici i Numeri sono Aggettivi, perché esprimono una proprietà di un sostantivo, cioé la sua quantità, come nella frase mangerò due pizze.
Al nostro elenco dobbiamo quindi aggiungere:
- Numerali Cardinali, come uno, due, tre etc.
5. altre forme di Aggettivi
le alterazioni degli aggettivi
Altre proprietà dei Aggettivi sono legate alla forma in cui appare l'Aggettivo, se nella forma primitiva o modificato in qualche modo per alterarne il significato. Ci sono moltissime modificazioni possibili, proprio perché gli Aggettivi hanno bisogno di molte sfumature per esprimere con precisione cosa vogliamo dire. Abbiamo quindi:
- Diminutivi: come bellino, derivato da bello
- Peggiorativi: come cattivaccio, derivato da cattivo
- Accrescitivi: come simpaticone, derivato da simpatico
Però attenzione, perché non tutti gli aggettivi che finiscono in -ino sono dei Diminutivi. Infatti per esempio carino non è il diminutivo di caro, ma vuole proprio dire un'altra cosa!
aggettivi sostantivati
Molti Aggettivi possono essere usato come Sostantivi. Qualche esempio:
- sei un (ARTICOLO) villano (AGGETTIVO SOSTANTIVATO)
- il (ARTICOLO) bello (AGGETTIVO SOSTANTIVATO) è arrivato alla fine
- beati gli (ARTICOLO) ultimi (AGGETTIVO SOSTANTIVATO)...
Per sottolineare che se ne fa uso di Sostantivo, in questi casi all''Aggettivo si premette un Articolo, che ci permette, come abbiamo già visto, di comprenderlo come Sostantivo senza alcuna esitazione.
aggettivi funzionali
Sia il Participio Passato e sia il Participio Presente di molti verbi possono avere il ruolo di Aggettivo, e si dice in questo caso che abbiamo un Participio Aggettivato o un Aggettivo Funzionale. Quindi potremo avere una sedia dipinta, per distinguerla da una sedia in legno naturale, o una minestra riscaldata, per distinguerla da una appena fatta.
E attenti al piatto, che è bollente! L'aggettivo in questo caso è costituito da un Participio Presente.
6. il Grado: Aggettivi Comparativi e Superlativi
Poiché gli Aggettivi esprimono proprietà occorre poter dire anche in quale grado questa proprietà è presente: se è presente in massimo grado, allora si usa un Aggettivo in forma Superlativa. Il grado superlativo di un Aggettivo lo si fa modificando l'Aggettivo nella terminazione. Generalmente il Superlativo si fa aggiungendo -issimo a fine parola: quindi bello diventa bellissimo e alto diventa altissimo. Se però l'Aggettivo finisce in -ro si aggiunge -errimo a fine parola: per esempio integro diventa integerrimo
Per fare il grado comparativo degli Aggettivi, invece si usa l'Avverbio più per il Comparativo di Maggioranza, e l'Avverbio meno per il Comparativo di Minoranza: quindi bello diventa più bello o meno bello e alto diventa più alto o meno alto.
A queste regole, semplicissime, ci sono solo poche eccezioni, che bisogna sapere:
- buono diventa migliore e ottimo
- cattivo diventa peggiore e pessimo, anche se è accettable anche cattivissimo
- grande diventa maggiore e massimo, anche se è accettable anche grandissimo
- piccolo diventa minore e minimo, anche se è accettable anche piccolissimo
- alto diventa superiore e supremo, anche se è accettable anche altissimo
- basso diventa inferiore e infimo, anche se è accettable anche bassissimo