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Proposizione Oggettiva

1. Significato

La proposizione subordinata oggettiva è una proposizione che fa da complemento oggetto al predicato della proposizione reggente. La proposizione oggettiva dipende da reggenti in cui il predicato verbale indica pensieri, opinioni o sentimenti. Per esempio:

reggente cong. proposizione
subordinata
finale
Enrico ha detto che non è stato lui

Enrico ha detto che non è stato lui.

La proposizione oggettiva dipende da proposizioni reggenti in cui il predicato verbale indica pensieri, opinioni o sentimenti. Più in particolare dipende da:

  • Verbi che indicano un fatto comunicativo, come dire, affermare, comunicare, raccontare, riferire, promettere, scrivere, telefonare, riferire ecc...
  • Verbi che indicano percezione o ricordo, come accorgersi, capire, percepire, dimenticare, vedere ecc...
  • Verbi che esprimono opinione, giudizio, dubbio, come credere, pensare, supporre, ipotizzare, giudicare ecc...
  • Locuzioni come che esprimono opinione, giudizio, dubbio, come essere consapevole, essere conscio, essere convinto, rendersi conto ecc...
  • Verbi che esprimono concessione, volontà, speranza, desiderio, timore, come sperare, desiderare, volere, promettere, temere ecc...
  • Locuzioni come che esprimono concessione, volontà, speranza, desiderio, come essere timoroso, essere desideroso ecc...

La proposizione oggettiva dipende da reggenti in cui il predicato verbale indica pensieri, opinioni o sentimenti. Per esempio:

Enrico ha detto che non è stato lui.

Io sono convinto che Enrico non sia colpevole.

2. Forma Esplicita

La subordinata oggettiva esplicita (quando cioè il verbo è un modo finito) è introdotta dalla congiunzione subordinante che. La subordinata ha generalmente il modo Indicativo, nelle costruzioni che indicano certezza, e il Congiuntivo o il Condizionale nelle costruzioni ipotetiche.

COSTRUZIONE
proposizione
reggente
cong. proposizione
subordinata
oggettiva
... che verbo al modo INDICATIVO
(un fatto certo)
verbo al modo CONGIUNTIVO
(un fatto incerto o ipotetico)
verbo al modo CONDIZIONALE
(un fatto incerto o ipotetico)

Qualche esempio:

REGGENTE + che + OGGETTIVA

I professori hanno detto che Marina rischia di essere bocciata.

Vorrei che Marina studiasse di più.

Credo che Marina riuscirebbe ad essere promossa.

La bocciatura è stata prospettata come una certezza, se le cose proseguono così, ma se la nostra amica Marina si mettesse a studiare almeno un pochino probabilmente sarebbe promossa. Dopotutto è una ragazza intelligente e ce la farà!

3. Forma Implicita

La subordinata oggettiva può essere costruita anche in forma implicita, ed è introdotta dalla preposizioni subordinante di e ha il verbo all'Infinito.

COSTRUZIONE
cong. proposizione subordinata
di verbo al modo INFINITO

Qualche esempio:

REGGENTE + di + OGGETTIVA

Penso di tornare domani.

Come al solito anche nella oggettiva implicita il soggetto della subordinata è lo stesso soggetto della principale, perché il verbo della subordinata che è al modo Infinito non ha una persona di coniugazione.
Attenzione però! Ci sono due eccezioni, cioè due casi in cui la costruzione è possibile anche se non c'è coincidenza di soggetto.

I caso:

  • quando nella reggente si ha un verbo che esprime comando, concessione o proibizione come ordinare, richiedere, proibire

Esempio:

Il dottore ha proibito di mangiare dolci ad Enrico.

II caso:

  • quando nella reggente c'è un verbo che indica percezione come sentire, udire, vedere. In questo caso la subordinata non è introdotta da nessuna preposizione, proprio come un complemento oggetto.

Esempio:

Sento - il gatto miagolare.

Inoltre verbi come volere, desiderare, preferire, indicanti cioè volontà, nel caso in cui reggano una costruzione con un differente soggetto, vengono considerati come predicati verbali a sé stanti e reggono una subordinata oggettiva; nel caso in cui invece c'è coincidenza di soggetto, il verbo di volontà viene considerato un verbo servile e regge dunque un infinito con il quale forma un solo predicato.

Esempi:

Non desidero vedere nessuno
(coincidenza di soggetto: solo proposizione principale, nessuna subordinata).

Voglio che nessuno venga qui domani
(soggetti diversi: reggente + che + subordinata oggettiva).

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