analisi-periodo
Struttura del Periodo
1. Concetti fondamentali
La frase semplice o proposizione, sia costituita dai suoi elementi essenziali (soggetto e predicato), sia arricchita da elementi accessori (attributo, apposizioni, complementi predicativi e circostanziali), è uno strumento atto a comunicare messaggi di ogni tipo.
Ma quando si parla o si scrive non si usano quasi mai proposizioni isolate. Per dare maggiore efficacia e completezza al messaggio, le proposizioni vengono collegate tra loro in strutture più ampie in cui le frasi semplici si combinano tra loro in modo molto vario.
Le frasi complesse o periodi sono queste strutture del discorso più ampie, costituite dalla combinazione in un'unico discorso di senso compiuto di più proposizioni semplici unite tra loro da congiunzioni, preposizioni, avverbi, locuzioni, o segni di punteggiatura aventi una funzione di collegamento.
2. Esempi
Vediamo qualche esempio:
PERIODO | ||
PROP. n.1 | COLL. | PROP. n.2 |
Enrico leggeva | e | Marina scriveva |
Enrico disse | che | non poteva uscire |
Ma possiamo fare anche periodi più complessi, come per esempio:
PERIODO | ||||
PROP. n.1 | COLL. | PROP. n.2 | COLL. | PROP. n.3 |
Marina beve un caffè | , | mangia un cornetto | e dopo | legge il giornale |
Marina chiacchera | mentre | le sue amiche ridono | e | scherzano |
Una piccola curiosità sull'origine del termine "periodo": deriva dal greco periodos (composto da perì "intorno" e hodòs "strada"), che significa circuito, giro, percorso. Il periodo, infatti, è un percorso di proposizioni.
3. Costruzione del periodo
Le varie proposizioni che costituiscono un periodo non sono accostate a caso, ma si combinano e si collegano tra loro sintatticamente, cioè secondo un ordine vario ma preciso.
In primo luogo, in ogni periodo costituito da più proposizioni, c'è sempre una proposizione pienamente autonoma sul piano sintattico che potrebbe sussistere da sola come frase semplice. Questa proposizione, che costituisce l'elemento portante della struttura del periodo e che è fornita di un predicato contenente un verbo di forma finita, è detta proposizione principale o indipendente.
Senza la proposizione principale le altre proposizioni non potrebbero costituire un periodo, perché non hanno completezza di significato; la proposizione principale è anche detta indipendente perché ha come caratteristica quella di non dipendere da nessun'altra.
Qualche esempio:
Enrico prenderà un taxi (--) perché è tardissimo
Vi racconterò la trama del film (--) che ho visto ieri sera
Marina studia la letteratura (--) per prepararsi all'esame
Come potete ben notare, nei tre periodi è evidente l'autonomia sintattica e di significato delle prima proposizione, quella messa in evidenza, e la frase potrebbe fermarsi subito prima dei due trattini. Sono dunque proposizioni di senso compiuto, ovvero proposizioni principali o indipendenti.
Capito questo primo concetto fondamentale, introduciamo una eccezione. Di fatto non sempre alla piena autonomia sintattica corrisponde un significato compiuto. Facciamo subito degli esempi:
Enrico annunciò (??) che aveva vinto la gara di discesa libera
Il pacco era talmente pesante (??) che Marina non riusciva a sollevarlo
Potete ben osservare che le due proposizioni principali hanno sì una loro autonomia sintattica ma sarebbero senza significato se la frase si fermasse prima dei due punti di domanda. Queste due principali, molto particolari ma abbastanza comuni, sono del tutto prive di significato compiuto senza la subordinata, e quindi non potrebbero sussistere come proposizioni indipendenti.
Morale della favola? Ci sono proposizioni principali che sono pienamente autonome e indipendenti sia riguardo la sintassi sia riguardo il significato, e proposizioni principali che, pur essendo autonome e indipendenti per la sintassi, richiedono di essere completate da una subordinata per avere un senso compiuto.
4. Come si identificano le proposizoni
Per individuare le proposizioni presenti in una frase complessa basta seguire una regola semplicissima: un periodo è costituito da tante proposizioni quanti sono i predicati verbali che contiene.
Attenzione però! Nel conteggio si deve tener presente che formano un unico predicato verbale i verbi servili seguiti da un infinito e i verbi fraseologici seguiti da un infinito o da un gerundio.
Vediamo qualche esempio, dove abbiamo indicato in grassetto i predicati verbali (uno per ogni proposizione semplice):
PERIODO | ||
PROP. n.1 | COLLEG. | PROP. n.2 |
Enrico leggeva | e | Marina scriveva |
con un verbo servile: | ||
Enrico disse | che | non poteva uscire |
potere = v. servile | ||
Marina è voluta tornare | appena | le hai telefonato |
volere = v. servile | ||
con un verbo fraseologico: | ||
Enrico stava per partire | quando | è arrivata la tua lettera |
stare = v. fraseologico | ||
Enrico è rientrato | dopo che | ha cominciato a piovere |
cominciare = v. fraseologico | ||
Enrico stava per uscire | ma | ha cominciato a piovere |
stare = v. fraseologico | cominciare = v. fraseologico |
5. Proposizioni Coordinate
Tutte le altre proposizioni di un periodo, invece, non sono autonome, ma si collegano, direttamente o indirettamente, alla proposizione principale in due modi. Il primo modo è per coordinazione
- per coordinazione o paratassi = le proposizioni sono collegate da una congiunzione coordinante o sono affiancate per giustapposizione.
Le proposizioni collegate ad un'altra per coordinazione si chiamano proposizioni coordinate:
Enrico legge e scrive tutto il giorno
Chi legge , chi scrive
Nel caso in cui, nella struttura dei periodi, le proposizioni siano collegate per coordinazione esse si pongono sullo stesso piano sintattico ed hanno un'identica funzione sintattica.
Le proposizioni coordinate possono essere coordinate alla principale o ad una subordinata: guardate questo esempio (ma non prendete esempio da Marina!):
Principale | |
Enrico legge | |
Coordinata alla principale | |
o scrive | |
...che reggono | Subordinata di I grado |
mentre Marina chiacchera, | |
I Coordinata alla Subordinata di I grado | |
ride, | |
II Coordinata alla Subordinata di I grado | |
e scherza con le amiche |
6. Proposizioni Subordinate
Il secondo modo per collegare una proposizione, che non sia autonoma, alla proposizione princiaple è per subordinazione
- per subordinazione o ipotassi = le proposizioni sono collegate l'una all'altra mediante una preposizione o congiunzione subordinante o un altro elemento subordinante.
Le proposizioni collegate per subordinazione si chiamano proposizioni subordinate:
Enrico legge molto perché ama i romanzi
Marina studia molto per superare l'esame
Quando, nella struttura dei periodi, le proposizioni siano collegate per subordinazione, hanno differenti funzioni sintattiche e una si trova dipendente dall'altra, ovvero è subordinata all'altra, che a sua volta si chiama reggente.
Ultima osservazione, probabilmente un po' più di dettaglio ma non per questo meno importante.
In periodi strutturalmente più complessi, esistono gradi diversi di subordinazione e anche casi diversi di coordinazione. Così, una proposizione subordinata può trovarsi, oltre che ad essere subordinata rispetto ad una principale, a fare da reggente di un'altra proposizione subordinata:
Principale | |||
Paolo è stato qui poco fa | |||
...che regge | Subordinata di I grado | ||
a cercare Enrico | |||
...che regge | Subordinata di II grado | ||
che gli aveva detto | |||
...che regge | Subordinata di III grado | ||
che sarebbe andato in piscina con lui |
7. La funzione delle Subordinate
Le proposizioni subordinate svolgono nel periodo una funzione simile a quella che i complementi svolgono nella proposizione, in quanto anch'esse determinano o espandono il significato della proposizione principale, apportando un completamento al suo significato. A questo punto vi chiederete: quale è allora la differenza fra i complementi e le subordinate?
I complementi sono costituiti da sintagmi o gruppi nominali, mentre le subordinate sono costituite da intere proposizioni (quindi hanno un verbo). Ma la analogia tra complementi e subordinate è così stretta che a quasi tutti i tipi di complemento fa riscontro una proposizione subordinata e viceversa. Spesso è possibile riformulare un testo passando dalla costruzione con il complemento a quella con la corrispondente proposizione subordinata.
con COMPLEMENTO | con SUBORDINATA |
Marina è rientrata per il freddo |
Marina è rientrata perché faceva freddo |
complemento di causa | subordinata causale |
Enrico dichiarò la propria colpa |
Enrico dichiarò di essere colpevole |
complemento oggetto | subordinata oggettiva |
Enrico era arrivato dopo la partenza del treno |
Enrico era arrivato dopo che il treno era partito |
complemento tempo | subordinata temporale |
Osservate bene! La scelta se usare un complemento o una proposizione subordinata è una scelta che farà l'autore della frase, in funzione dell'effetto che vuole causare sul lettore o sull'ascoltatore; in generale si può dire che l'espansione mediante il complemento è più sintetica, ma proprio per questo risulterà anche più generica ed imprecisa.