il Discorso Scritto
⇨ Discorsi Semplici

testo - pag.1

 

(...) Vi ripeto, non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora vi paiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro. Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, chiamatelo come volete... questo approccio non mi ha mai lasciato a piedi, e ha fatto la differenza nella mia vita. Io sono stato fortunato: ho trovato molto presto quello che amo fare. Io e Woz fondammo la Apple nel garage della casa dei miei genitori quando avevo appena 20 anni. Lavorammo duramente e in 10 anni Apple, da quell'azienda fatta di noi due e un garage, si è trasformata in una compagnia da due miliardi di dollari con oltre quattromila dipendenti.
(...) Sono convinto che l'unica cosa che mi ha aiutato ad andare avanti sia stato l'amore per ciò che facevo. Dovete trovare le vostre passioni, e questo è vero tanto per il/la vostro/a findanzato/a che per il vostro lavoro. Il vostro lavoro occuperà una parte rilevante delle vostre vite, e l'unico modo per esserne davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l'unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l'avrete davanti. E, come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continuate a cercare finché non lo trovate. Non accontentatevi.
(...)
Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun'altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.
(...)
Quando ero ragazzo esisteva una meravigliosa rivista che si chiamava The Whole Earth Catalog,che era una delle bibbie della mia generazione. (...) Nell'ultima pagina di questo numero c'era una fotografia di una strada di campagna al mattino presto, quel tipo di strada dove potreste trovarvi a fare l'autostop sesiete abbastanza avventurosi. Sotto la foto erano scritte queste parole: "Stay Hungry. Stay Foolish", siate affamati, siate folli. Era il loro messaggio di addio. Stay Hungry. Stay Foolish. Io me lo sono sempre augurato per me stesso. E adesso che vi laureate per cominciare una nuova vita, lo auguro a voi.
Grazie a tutti.

 Estratto del discorso di Steve Jobs all'inaugurazione dell'anno accademico 2005 della Stanford University. 

(prof. Pisani)


lessico - pag.1

Karma: indica, presso le religioni e le filosofie religiose indiane, l'agire finalizzato ad uno scopo.
Apple: azienda statunitense che produce sistemi operativi, computer e dispositivi multimediali con sede a Cupertino, nello Stato della California. Conosciuta in tutto il mondo dai primi anni ottanta del '900 grazie alla vasta gamma di computer Macintosh; il suo nome è associato anche al lettore di musica digitale iPod, al negozio di musica online iTunes Store, all'iPhone, allo smartphon, al tablet iPad, al recente Apple Watch e ad altri accessori.
Dogmi: indica un princìpio fondamentale di una religione, o una convinzione formulata da filosofi da considerarsi vera e quindi non soggetta a discussione.
Stay hungry. Stay foolish: siate affamati siate folli (traduzione che ancora oggi accende discussioni). Citazione esempio di anafora (le due frasi che la compongono iniziano con la stessa parola).

(prof. Pisani)


guida - pag.1

Il 12 giugno del 2005 Steve Jobs, all'epoca amministratore delegato di Apple e Pixar, fa un discorso ai laureandi dell'Università di Stanford, il cosiddetto "commencement speech" che le Università americane affidano per tradizione a personalità di grande rilievo.

Il discorso di Jobs a Stanford è diventato motivo di ispirazione per molti giovani tanto da essere considerato il suo testamento anche   a causa della sua morte prematura

(prof. Pisani)


teoria - pag.1

Quando parliamo o scriviamo ci serviamo di parole e di frasi che sono comunicative solo se servono a comporre un'unità comunicativa, cioè un testo. La lingua, pertanto, non è necessariamente comunicativa: occuparsi di lingua in senso comunicativo significa occuparsi di testi. Ogni testo è inserito in un contesto, senza il quale la sua capacità comunicativa è inesistente.
Affrontare le differenze comunicative fra oralità e scrittura significa analizzare le differenze fra testi/discorsi parlatiscritti.

 Roberta Rigo, Insegnare la lingua italiana nella scuola secondaria di primo grado, Roma, Anicia Edizioni, 2013.

Il grado di pianificazione

PARLATO SCRITTO

La pianificazione, rapida, spesso procede di pari passo con il discorso (pianificazione locale), è soggetta ai facili cambiamenti di piano, alle interruzioni e anche ai possibili cambiamenti di tema, dovuti alla compresenza degli interlocutori. Nel parlato formale (spesso supportato da scaletta), il grado di pianificazione più alto richiede all'ascoltatore attenzione e notevole memoria.
La pianificazione può contare su un tempo più lungo, quindi può essere più accurata, è favorita da particolari circostanze operative: il ritmo autonomo, la permanenza del segnale, la correggibilità. 

SCRITTURA

 Lo scrivente durante la produzione può muoversi anche sul testo con continui andata e ritorno.

Nel trasmesso la pianificazione varia in base alle circostanze e al tipo di trasmissione: è alta nella pratica della lettura o della presentazione su traccia,è bassa quando cresce il tasso di dialogicità.

(prof. Pisani)


teoria - pag.2

I tratti prosodici e paralinguistici

PARLATO SCRITTO

Volume, tono, ritmo e intonazione, timbro, flusso
verbale, onomatopee ed esclamazioni consentono di veicolare il significato complessivodel messaggio e permettono di capire anche la forza
illocutoria di una battuta.

SCRITTURA

Nello scritto tali aspetti sono
bloccati, anche se le strategie tipiche di scrittura
possono suggerire i toni della voce (fra le
caratteristiche tipografiche: caratteri, corpo, spazio,
sottolineatura, impaginazione, ecc.)

La correggibilità
Chi parla può correggere quanto è stato appena detto, ma non quanto detto prima ancora, lacorrezione risulta palese all'ascoltatore.

Lo scritto è più facilmente correggibile in relazione
alla pianificazione in anticipo.

Meno esposti, ma non esenti da errori di varia
natura, sono alcuni testi radiofonici e televisivi
poiché scritti in tutto o in parte e letti ad alta voce.

I codici non linguistici

I mezzi ausiliari (mimica facciale, postura, gesti, ecc...) da un lato completano e precisanoil senso delle parole, dall'altro rispecchiano il livello della comunicazione, più o meno formale.

La comunicazione scritta è affidata invece solo al
linguaggio verbale.

(prof. Pisani)


teoria - pag.3

La deissi
È frequente l'uso di parole strettamente collegate al
momento e al luogo in cui viene emesso il
messaggio (pronomi personali, dimostrativi,
espressioni di tempo, ecc.).
Nel trasmesso telefonico
sono ridotti i deittici spaziali (qui, qua, lì, là) poiché
gli interlocutori non si vedono e non sono nella
stessa situazione.
Nello scritto gli elementi della comunicazione
vanno esplicitati, evitando o limitando i deittici.
Il tipo di interazione
  • Varia tra una conversazione, una telefonata, un programma mediale o un testo scritto.
  • Incide anche sulla pianificazione del discorso, sui
    comportamenti linguistici e sulle scelte linguistiche
    degli interlocutori.
  • Si riconnette ai punti successivi.
  • È utile per classificare le situazioni comunicative non
    solo distinguendo il parlare dallo scrivere, ma anche
    guardando alle varie situazioni del parlato e dello
    scritto.
Chi scrive di regola è da solo, è più
concentrato sulla pianificazione, meno influenzato
dal destinatario.
Il destinatario della comunicazione
Chi parla può ricavare ulteriori informazioni sul
destinatario durante l'interazione diretta osservandone le reazioni verbali e non verbali
(informazioni sulla condivisione delle idee, sulla
comprensione, sugli scopi, ecc.).
  • La comunicazione è a senso unico, priva di feedback
    immediato, anche se si possono avere o supporre
    informazioni sul destinatario (lo status, il ruolo, le
    conoscenze e i valori condivisi, il rapporto, ecc.).
  • Lo scrivente non può correggere o integrare il messaggio sulla base delle reazioni del destinatario.

(prof. Pisani)


esercizi - pag.1

Esercizio n. 1 (Produzione)

Prima o poi, se non ti è già successo, ti capiterà di dover parlare in pubblico. Prova a scrivere un breve discorso redatto in prima persona utilizzando le tecniche argomentative che conosci scegliendo uno dei seguenti temi:

  • Manifestazione politica: una manifestazione di piazza, il congresso di un partito, una tribuna televisiva, uno spot elettorale, una manifestazione pacifista o una per la salvaguardia dei diritti delle coppie di fatto, per il diritto all'adozione o meno riconosciuta a coppie omosessuali;
  • Dichiarazione d'amore o domanda di matrimonio: in certi casi una dichiarazione così intima può avere delle implicazioni pubbliche;
  • Fine di un ciclo di studi: immagina di essere un insegnante che si rivolge ai suoi studenti che si stanno per diplomare o laureare. Potrebbe essere un discorso di incoraggiamento ad osare, ad avere speranza nel futuro;
  • Interrogatorio di polizia: altra circostanza simile, ma profondamente diversa nelle implicazioni. Cosa verrà fuori? Una dichiarazione disperata di innocenza o una piena confessione? E per quale reato? Interpreta la parte dell'indagato.

(prof. Pisani)

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