Alterazioni e Lessicalizzazioni
⇨ Aggettivi Primitivi
testo - pag.1
La Lupa
Era alta, magra, aveva soltanto un seno fermo e vigoroso da bruna - e pure non era più giovane -, era pallida come se avesse sempre addosso la malaria, e su quel pallore due occhi grandi così, e delle labbra fresche e rosse, che vi mangiavano. Al villaggio la chiamavano la Lupa perché non era sazia giammai - di nulla. Le donne si facevano la croce quando la vedevano passare, sola come una cagnaccia, con quell'andare randagio e sospettoso della lupa affamata; [...] Maricchia, poveretta, buona e brava ragazza, piangeva di nascosto perché era figlia della Lupa, e nessuno l'avrebba tolta in moglie, sebbene ci avesse la sua bella roba nel cassettone, e la sua bella terra al sole, come ogni altra ragazza del villaggio.
(G. Verga)
(proff. Galeotti e Vecchi)
lessico - pag.1
vigoroso = pieno di forza e di energia
sazia = di solito lo usi per indicare chi ha mangiato a sufficienza, quindi in generale significa soddisfatta, contenta
giammai = mai
randagio = lo dici di un animale, che vaga (va in giro) senza padrone o fuori da un branco, se lo usi per le persone può significare non solo che non ha una casa, un posto dove stare, ma anche che non riesce a stare bene in nessun luogo
tolta in moglie = presa in moglie, sposata
(proff. Galeotti e Vecchi)
guida - pag.1
Nel testo di Verga, come puoi vedere, sono stati evidenziati gli aggettivi primitivi, gli alterati e i derivati.
Prova tu a riconoscerli e distinguerli in una tabella.
(proff. Galeotti e Vecchi)
teoria - pag.1
Gli aggettivi primitivi non derivano da nessun'altra parola,
come i nomi primitivi sono formati solo da radice e desinenza
Esempio: bass -o, biond -o, giall -o
(proff. Galeotti e Vecchi)
esercizi - pag.1
ESERCIZIO 1
Leggi attentamente il brano
Mi annoiavo. Rientrai, mi sfilai la maglietta calda e appiccicata, mi buttai sul vinile rovente del materasso con gli occhi chiusi. Mi lambiccavo sulle cose strane che mi sarebbero successe, sulle persone nuove che avrei incontrato, su chi avrei avuto come compagno di stanza . Chiunque fosse, pregai che arrivasse con un arsenale di ventilatori funzionanti, perché io non ne avevo portato neanche uno, e sentivo che il mio sudore stava già formando dei laghetti fastidiosi sul materasso.
Avevo già tirato fuori quasi tutti i vestiti quando mi accorsi che l'aria calda e umida faceva sudare perfino le pareti. Decisamente, per i lavori manuali non era il momento giusto. Era quello giusto per una doccia gelata.
Il bagnetto aveva uno specchio a grandezza naturale dietro la porta, spalancai la tendina bianca e mi infilai nella cabina progettata per un essere alto poco più di un metro, cosicché l'acqua fredda mi arrivava sulle costole più basse con tutta la potenza di un rubinetto che perde. Quando, terminata la doccia, aprii la porta del bagno, reggendomi un asciugamano pulito intorno alla vita, vidi un tizio bassotto e robusto con una folta zazzera bruna. Stava spingendo nel vano della porta una gigantesca sacca verde militare.
Era alto poco più di un metro e mezzo, ma era ben fatto e si portava dietro un tanfo di fumo stantio. "Fantastico" pensai. "Sto per fare conoscenza col mio compagno di stanza, e sono nudo." Lui trascinò la sacca dentro, chiuse la porta e si fece avanti.
(adattamento da: J. Greene, Cercando Alaska)
Dopo averlo letto, sottolinea e classifica gli aggettivi presenti:
(proff. Galeotti e Vecchi)
esercizi - pag.2
ESERCIZIO 2
Riscrivi il testo dell'esercizio 1 sostituendo agli aggettivi primitivi altri che siano alterati, derivati o composti.
(proff. Galeotti e Vecchi)