Finali
⇨ Funzione

testo - pag.1

Juri

È sempre stato saggio, il mio Juri, fin da bambino capiva le situazioni, non c'era bisogno di fargli gli occhiacci per intimargli un basta, né di zittirlo o invogliarlo a parlare nei momenti giusti. Di motivi per essere orgogliosa di lui me ne forniva diversi. Le professoresse del tecnico lo adoravano, con quella sua maniera disinteressata ma capziosa di salutare e scusarsi se non aveva svolto i compiti. Ai vicini porgeva sempre un aiuto, quando gli veniva richiesto,
regalava il suo tempo come se fosse eterno. Era il beniamino di vegliarde e piccini, bottegai e parrucchiere.
Tutt'altra pasta rispetto a Melania. Quella era simpatica, rideva come un omaccione ubriaco, ma se la dava a gambe levate appena poteva, bigiava la scuola, sudava come un muratore, i gesti di gentilezza li scansava come la peste. Col fratello, invece, il suo cuore di silicio si scioglieva. Il fatto di avere qualche anno più di lui le consentiva di porsi come una via di mezzo tra madrina pazzoide e sorella pestifera, lei lo faceva correre come un puledro giù in cortile e lo guardava a vista. Rintracciava anche un contatto fisico. Non che lo sbaciucchiasse, non era nel suo stile. Però gli rifilava di quelle torture di solletico che lui – bocca spaccata in due dal ridere e urla allegre che rompevano i timpani – sopportava dimenandosi, e il bello era che si divertiva.
Sua sorella gli aveva insegnato tutto ciò che si può trasmettere, dai primi passi sul triciclo alle marce del motorino. Se l'era tenuto stretto finché era rimasto bambino, poi alle superiori l'aveva mollato alla sua indipendenza, controllandolo sempre con discrezione.

Marilù Oliva, Le sultane

(proff. Galeotti e Vecchi)


lessico - pag.1

capziosa = che tende a trarre in inganno

vegliarde = donne di età molto avanzata, ma anche di aspetto autorevole

beniamino = preferito
Curiosità: nella Bibbia, Beniamino è il nome proprio del dodicesimo ed ultimo figlio di Giacobbe, il preferito dal padre e dagli altri fratelli. Da questo personaggio viene il significato, per antonomasia, di "figlio prediletto"

tutt'altra pasta = tutt'altro carattere

bigiava la scuola =marinava la scuola (non ci andava)

cuore di silicio = un elemento chimico e tipo di roccia, significa quindi che aveva un cuore duro, di pietra

con discrezione = senza farsi notare troppo, senza dargli troppo fastidio

(proff. Galeotti e Vecchi)


guida - pag.1

Dal testo alla teoria

Nel testo ti abbiamo già sottolineato due proposizioni subordinate finali. Prova a individuare altre subordinate di altri tipi per verificare se hai compreso le spiegazioni teoriche.

Prova a trasformare le subordinate nei rispettivi complementi o cerca dei complementi da trasformare in subordinate.

Nel testo sono presenti anche delle indipendenti? Saresti in grado di individuarle? Puoi provarci assieme ad un tuo compagno.

Oltre il testo

Il brano ti offre lo spunto per riflettere sui legami familiari, in particolare sul rapporto tra fratelli. Tu sei figlio unico, o no? Partendo dalla tua esperienza e da quella degli altri tuoi compagni o amici, confrontati su cosa cambia in un caso rispetto all'altro.

Potreste anche guardare il film "Fratelli unici" (del 2014 di A. M. Federici) in cui un fratello superficiale e farfallone si ritrova costretto ad occuparsi dell'altro, serio e posato, che però ha perso la memoria e non conosce più le cose di base della vita.

Un altro suggerimento riguarda il film "Mio fratello è figlio unico" (del 2007 di D. Luchetti) in cui si ripercorre la storia di due fratelli che, già dall'adolescenza negli anni di piombo, prendono due "strade" diametralmente opposte.

(proff. Galeotti e Vecchi)


teoria - pag.1

La proposizione finale è una proposizione che indica il fine per cui avviene l'azione espressa dal verbo della sua reggente cioè, come puoi facilmente intuire, svolge la funzione di un complemento di fine o scopo nei confronti del verbo della sua reggente.

Esempi: prendo il treno per i miei spostamenti (complemento di fine) --> prendo il treno per spostarmi (proposizione finale) 

Le proposizioni finali, come tutte le subordinate possono essere implicite o esplicite, gli esempi e la tabella ti aiutano a distinguere:

Esempi:  per giocare a golf nella loro squadra mi pagano molto bene (finale implicita) / affinché io gochi a golf nella loro squadra, mi pagano molto bene (finale esplicita)

FORMA
MODO DEL VERBO
ELEMENTO INTRODUTTIVO
esplicita
congiuntivo presente o imperfetto
affinché, perché, che (congiunzioni)
implicita
infinito
per, a, di, da, al fine di, allo scopo di, ...

(proff. Galeotti e Vecchi)


esercizi - pag.1

ESERCIZIO 1

La proposizione principale di ogni periodo regge più dipendenti, discuti con un compagno per riconoscere se si tratta di una finale o di una causale:

- ho portato l'auto dal meccanico - perché cambi le candele
                                              - perché non tiene il minimo
                                           - perché faccia la revisione del motore

- leggo ogni giorno il quotidiano - per informarmi
                                           - perché voglio tenermi al corrente
                                       - perché mi interessano le notizie di cronaca

- se fai tardi, telefona - perché il babbo si preoccupa
                            - perché il babbo non si preoccupi
                        - per tranquillizzarci

(proff. Galeotti e Vecchi)


esercizi - pag.2

ESERCIZIO 2

Trasforma le proposizioni finali dell'esercizio 1 in complementi di fine o scopo. Lavora e confrontati con un compagno per consolidare questa competenza.

(proff. Galeotti e Vecchi)


esercizi - pag.3

ESERCIZIO 3

Lavorando in piccolo gruppo inventa 10 motivi, che scriverai nella forma di subordinate finali, per completare il periodo di cui ti forniamo la principale e un esempio:
Esempio: Ho fatto i compiti e ho studiato ... per prendere un bel voto ...

 

Ho fatto i compiti e ho studiato ...................................................

Ho fatto i compiti e ho studiato ...................................................

Ho fatto i compiti e ho studiato ...................................................

Ho fatto i compiti e ho studiato ...................................................

Ho fatto i compiti e ho studiato ...................................................

Ho fatto i compiti e ho studiato ...................................................

Ho fatto i compiti e ho studiato ...................................................

Ho fatto i compiti e ho studiato ...................................................

Ho fatto i compiti e ho studiato ...................................................

Ho fatto i compiti e ho studiato ...................................................

(proff. Galeotti e Vecchi)


esercizi - pag.4

ESERCIZIO 4

Partendo dalla tua esperienza personale, scrivi un breve testo in cui presenti i vantaggi e/o gli svantaggi di essere figlio unico. Inserisci nel tuo testo almeno 5 subordinate finali.

(proff. Galeotti e Vecchi)

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