Definizione
⇨ Frase complessa (o periodo)

testo - pag.1

STORIA DEL RE GRECO E DEL MEDICO DUBAN - parte 3°

... Ora, il re aveva un gran visir che era avaro, invidioso e capace per natura di ogni sorta di delitti. Questi non era riuscito a guardare senza pena i doni che erano stati fatti al medico, il cui merito, d'altronde, cominciava a dargli ombra. Risolse perciò di farlo cadere in disgrazia presso il re. Per riuscirvi, andò a trovare il principe e gli disse in privato che doveva dargli un consiglio della massima importanza. Avendogli il re chiesto di che cosa si trattasse, rispose:
«Sire, è molto pericoloso per un monarca aver fiducia in un uomo la cui fedeltà non sia stata messa alla prova. Colmando di benefici il medicò Duban, facendogli tutte le carezze che Vostra Maestà gli prodiga, non vi accorgete che è un traditore introdottosi in questa corte per assassinarvi.
- Da chi avete appreso quanto osate dirmi? - replicò il re. - Avete pensato che state parlando a me e che non crederò alla leggiera a quanto affermate?
- Sire, - replicò il visir, - sono perfettamente a conoscenza di quel che ho l'onore di farvi presente. Non adagiatevi dunque più su una pericolosa fiducia. Se Vostra Maestà dorme, si svegli; perché, insomma, lo ripeto ancora una volta, il medico Duban è partito dal fondo della Grecia, suo paese, è venuto a stabilirsi alla vostra corte soltanto per eseguire l'orribile piano di cui ho parlato.
- No, no, visir, - interruppe il re, - son sicuro che quest'uomo, che voi trattate da perfido e da traditore, è il più virtuoso e il migliore di tutti gli uomini; non c'è nessuno al mondo che io ami quanto lui. Voi sapete con che rimedio, o meglio con quale miracolo mi ha guarito dalla lebbra. Se attenta alla mia vita, perché me l'ha salvata? Sarebbe bastato che mi avesse abbandonato al mio male: non potevo sfuggirgli, la mia vita era già consumata a metà. Smettete dunque d'ispirarmi ingiusti sospetti: invece di ascoltarli, vi avverto che, a cominciare da oggi, donerò a quel grand'uomo una pensione di mille zecchini al mese per tutta la sua vita. Quand'anche dividessi con lui tutte le mie ricchezze e persino i miei Stati, non lo ripagherei mai abbastanza per quanto ha fatto per me. Capisco di che si tratta: la sua virtù suscita la vostra invidia, ma non crediate ch'io mi lasci ingiustamente prevenire contro di lui.

Le Mille e una Notte, racconti arabi raccolti da Antoine Galland, vol.1, De Agostini

(proff. Galeotti e Vecchi)


lessico - pag.1

gran visir= è una sorta di Primo Ministro

risolse = decise

farlo cadere in disgrazia = metterlo in cattiva luce agli occhi del re

gli prodiga = gli rivolge con grande generosità

alla leggiera = facilmente

ispirarmi = suggerirmi

(proff. Galeotti e Vecchi)


guida - pag.1

Dal testo alla teoria

Questo è ciò che trovi alla pagina della teoria: "Un insieme di parole legate tra loro da un senso logico, grammaticale e sintattico si dice frase."

Capisci dunque che qualunque testo sensato è costituito da un certo numero di frasi, tra cui minime, semplici, composte, complesse.

Nel brano che hai a disposizione trova degli esempi di ogni tipo; se non ne trovi, confrontati con i tuoi compagni e chiedi l'aiuto dell'insegnante ed eventualmente manipola il testo per ottenere ciò che ti serve.

(proff. Galeotti e Vecchi)


guida - pag.2

Oltre il testo

Il testo che ti presentiamo, suddiviso in tre parti, è tratto dalla famosa raccolta anonima di novelle medievali, scritte in arabo ma di antica origine indo-persiana, "Le mille e una notte"; tra le più famose ricorderai certo quelle di Alì Baba, Aladino e Sindbad.

Si tratta di un'opera in cui una storia-cornice racchiude tutto il resto: un re, dopo aver ucciso la moglie infedele, comincia ad odiare le donne a tal punto che ogni sera ne sposa una e poi la uccide all'alba. La bella figlia del suo visir, l'intelligente Shahrazad, si offre volontaria per salvare le altre fanciulle. Ogni notte racconta una storia al re, senza mai concluderla, così guadagna un nuovo giono per finire la storia, che ne porta con sé sempre una nuova. Dopo tante notti trascorse ad ascoltare la fanciulla, il re se ne innamora e abbandona il suo iniziale proposito di vendetta.

La cornice è una struttura narrativa che introduce e accompagna tutta l'opera, raccordando tra loro le singole novelle; la cornice può anche creare diversi livelli della narrazione, se una storia ne contiene un'altra narrata da uno dei suoi personaggi. Una struttura analoga la puoi trovare nel Decameron di Giovanni Boccaccio, ma anche nella raccolta The Canterbuy Tales di Geoffrey Chaucer.

(proff. Galeotti e Vecchi)


teoria - pag.1

Alla pagina della lezione precedente ti abbiamo detto che l'insieme delle parole coerenti, coese e sensate con cui esprimi il tuo pensiero costituisce una frase.

Non sempre, comunque, il pensiero può essere espresso ricorrendo ad una frase semplice, spesso, per esigenze di chiarezza e completezza comunicativa, vi è la necessità di utilizzare una frase complessa.

La frase complessa, che è detta anche periodo, è quella che si costruisce attorno a due o più predicati e ai loro rispettivi complementi. In questo caso le varie proposizioni sono collegate tra loro sullo stesso piano di importanza o su piani diversi.

Esempi:
- Mei Li corre --> frase minima
- Mei Li corre nel prato dietro casa con il suo cagnolino per tutto il pomeriggio --> frase semplice
- Mei Li corre nel prato dietro casa con il cagnolino che i nonni le hanno regalato per il compleanno ed è molto felice del suo nuovo amico --> frase complessa

(proff. Galeotti e Vecchi)


esercizi - pag.1

ESERCIZIO 1

Riscrivi il brano, tratto dal romanzo "Una donna" di Sibilla Aleramo, utilizzando solo frasi complesse. Per fare ciò dovrai manipolarne la forma. Puoi lavorare da solo o con qualche compagno.

Un giorno le mie sorelle mi trassero a visitare mia madre. Quattro anni quasi erano scorsi dalla sua entrata nel tetro luogo. Ella non ci riconosceva più affatto, non aveva più ricordo, nessuna luce negli occhi; ripeteva un gesto infantile delle mani per tastare le stoffe, i nastri e le acconciature nostre; e un linguaggio a monosillabi in una gola affiochita era tutto ciò che distingueva le sue manifestazioni da quelle di un bimbo di un anno. Dall'ultima visita era impinguata ancora, e i tratti del viso minuti, delicatissimi, che sparivano fra le guance ed il mento, avevan di per sé stessi un'espressione straziante, sembravan vivere, rammentare, chiederci conto della persona sottile e sensitiva che essi avevano illuminata, un tempo…

(proff. Galeotti e Vecchi)


esercizi - pag.2

ESERCIZIO 2

Inventa almeno 10 frasi minime e poi trasformale in frasi complesse o periodi, aggiungendo ad ognuna almeno un paio di predicati con i rispettivi complementi.

(proff. Galeotti e Vecchi)


esercizi - pag.3

ESERCIZIO 3

Scrivi un articolo su un fatto di cronaca che puoi desumere dai giornali di questa settimana, utilizzando prevalentemente frasi complesse o periodi.

(proff. Galeotti e Vecchi)

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